Centri di Accoglienza – REMAR ITALIA APS
Dalla sopravvivenza all’autonomia responsabile: un’accoglienza che ricostruisce la vita
Dal 2015 al 2022 REMAR ITALIA ha accolto oltre 2.000 persone provenienti da 36 diverse nazionalità, offrendo ospitalità, accompagnamento e supporto concreto in momenti di forte vulnerabilità.
I Centri di Accoglienza di REMAR non sono semplici luoghi di riparo, ma spazi abitati da relazioni umane, professionalità e cura. Qui si lavora per accompagnare ogni persona verso un futuro possibile, ricostruendo passo dopo passo autonomia e dignità.
💡 Un approccio multidisciplinare e umano
Ogni struttura è animata da un team professionale integrato e da uno staff di volontari formati, con l’obiettivo di superare la logica dell’assistenzialismo e costruire percorsi personalizzati di inclusione.
Figure chiave nei nostri centri:
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🧭 Coordinatore della struttura: garantisce la supervisione, il funzionamento quotidiano e la collaborazione attiva con enti pubblici e partner.
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🌍 Mediatori culturali e linguistici: facilitano il dialogo e la comprensione tra ospiti e operatori.
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🧠 Psicologi e counselor: offrono supporto emotivo, gestione del trauma e percorsi di rielaborazione personale.
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🏥 Medico volontario e orientamento sanitario: per accompagnare l’accesso alle cure di base e specialistiche.
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📄 Consulenti legali e operatori per l’orientamento burocratico: assistono nelle pratiche legali, permessi, ricongiungimenti, richieste d’asilo.
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👥 Operatori sociali: aiutano ogni ospite nella costruzione del proprio progetto di vita, supportando la formazione, l’istruzione e la ricerca del lavoro.
🏠 Servizi principali garantiti
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Pasti completi e regolari
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Alloggio sicuro, riscaldato e dignitoso
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Assistenza sanitaria gratuita
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Supporto psicologico e relazionale
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Mediazione culturale e accompagnamento personalizzato
Tutto l’accesso ai servizi avviene in stretta collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Milano, con possibilità di attivazioni anche in emergenza.
🌍 Perché questo modello funziona?
Perché mette la persona al centro, promuovendo una visione integrata dell’accoglienza: non solo un letto, ma un percorso. Non solo aiuto, ma fiducia, relazione, progetto.
L’obiettivo finale è chiaro: trasformare l’assistito in protagonista del proprio riscatto.